ElonJet è tornato!

Come iniziare al meglio questo mio nuovo podcast nel 2023, se non parlando di Elon Musk e in particolare del fatto che possiede e utilizzi un jet privato (un Gulfstream 650ER per l’esattezza) per tutti i suoi voli?

Il 650ER

Si tratta di velivolo della business aviation (in gergo, aviazione generale, detta anche aviazione d’affari o privata) prodotto dalla Gulfstream Aerospace, appartenente alla categoria large jet, con l’opzione ER (Extended Range o raggio esteso in italiano), ovvero possiede serbatoi ausiliari che permettono al velivolo di percorrere 7500 miglia non-stop (13890 km), 500 nm in più rispetto alla versione basica. In pratica, da Londra, l’unico punto non raggiungile senza scalo è l’Australia.

Qualche altro dettaglio per gli appassionati: tale velivolo è capace di trasportare fino a 18 passeggeri e vanta ben 6 posti letto. Prezzo: 70,5 M$ non economico, certamente; pensa che un A319, ovvero un velivolo di linea che trasporta poco più di 150 passeggeri, in versione business, costa “solo” un terzo in più).

Ecco un’immagine del bellissimo Jet privato di Elon Musk, prodotto da Gulfstream:

Immagine in volo del velivolo Gulfstream 650 (crediti gulfstream.com)

Crediti immagine: https://www.gulfstream.com/en/aircraft/gulfstream-g650er/

I voli di Elon Musk

Elon Mask utilizza questo velivolo per diversi spostamenti, ad esempio, per recarsi da un sito all’altro delle sue aziende, al fine di sorvegliare tutti i sui business. 

Come riferimento, eccoti i principali HQ:

  • Space X a Howthorne e Neuralink a Freemont (entrambe in California)
  • Tesla e The Boring Company ad Austin e Pflugerville (entrambe in Texas)
  • Starlink a Redmond, Washington
  • Gigafactory di Tesla a Sparks in Nevada
  • Gigafactory in costruzione a Grünheide (Berlin), in Germania

Ovviamente, Musk viaggia anche per incontrare possibili investitori, partner, acquirenti; non solo, Capi di Stato, membri del governo, ecc. Ad esempio, recentemente Elon ha visitato l’Italia, su invito di Salvini, con lo scopo di valutare investimenti nel nostro paese.

Perché questa notizia è rilevante?

Perché raccontarti questa notizia? Per due motivi: in primis, perché essa è legata ad uno dei businessman che seguo e che stimo maggiormente, ma soprattutto perché è relativa al mondo dell’aviazione, in particolare a quella business, il mio settore di lavoro.

Boicottiamo tutti i voli privati!

Purtroppo, ultimamente abbiamo letto/sentito di diversi tentativi di boicottare l’aviazione privata, perché ritenuta una delle principali responsabili dell’inquinamento. Sappiamo che Macron, Presidente della Francia, ha provato a limitare, anzi addirittura a bannare, i voli privati nel suo paese, con l’intento di ridurre le emissioni di CO2.

Attualmente, ha soppresso le tratte interne con l’intento di favorire il traffico ferroviario, meno inquinante. In realtà, per alcuni esperti, Macron starebbe unicamente favorendo Air France, la compagnia di bandiera, tagliando fuori le compagnie di voli charter.

È vero, gli aeroplani inquinano. Tuttavia, ad inquinare maggiormente non è quella privata, bensì l’aviazione commerciale (gli Airliners, ovvero i velivoli che ogni giorno solcano a milioni i nostri cieli). Certamente, se rapportiamo il combustibile bruciato al numero di passeggeri trasportati, è ovvio che la business aviation sia la meno sostenibile, ma la sostanza non cambia.

L’aviazione produce pochissima CO2

Quello che i politici sostenitori della causa di Macron ignorano, o fanno finta di non sapere, è che, secondo il Council on Clean Transportation (ICCT), i velivoli producono il 2.4% della CO2 globale. Esatto, pochissimo! Per di più, l’ICAO ha fissato una riduzione annuale del 1.5% di emissioni annue. Pertanto, anche se si eliminassero tutti i voli, non risolveremmo la situazione. Anzi, si andrebbe ad incrementare il traffico altrove (su gomma, ad esempio).

I voli di Elon Musk in real-time

Veniamo al dunque: aviazione privata + Elon Musk (notorietà) + inquinamento = principale indiziato per la gogna mediatica. Ed è stato proprio così!

Infatti, esisteva un profilo Twitter, ElonJet, di Jack Sweeney, un giovane studente che tracciava tutti gli spostamenti in volo del business man in tempo reale.

ADS-B

Un breve excursus tecnico. Devi sapere che ogni velivolo privato è dotato obbligatoriamente di una scatola avionica (ADS-B Out, ovvero (Automatic Dependent Surveillance – Broadcast, Automatico Dipendente Sorveglianza – Diffusione) che permette l’identificazione di un velivolo in volo, indicandone la posizione e altre info relative al volo. Tuttavia, questo sistema non permette di risalire alla targa specifica del veicolo e quindi al proprietario.

Come faceva, quindi, Jack Sweeney a tracciare sul suo profilo proprio i voli di Elon Musk? Semplice, Sweeney incrociava i dati di questa scatola  con il database di ADS-B exchange (che indica le rotte di tutti i velivoli, privati o commerciali che siano), dove, a ciascun velivolo è associata anche la targa.

Ecco un’immagine del tracking fornito dal DB ADS-B Exchange: quanti velivoli volano in Europa! Molti di più che negli USA.

Immagine tratta dl sito ADS-B Exchange che traccia i voli di tutti gli aeromobili nel mondo.

L’opinione di Elon Musk al tracciamento dei suoi voli

Manco a dirlo, ciò non è piaciuto ad Elon, perché, non solo si tratta di una violazione piuttosto grave della sua privacy, ma anche della sua (e di chi è con lui) sicurezza. Indicare esattamente e in tempo reale la posizione di una persona può essere pericoloso.

Già se qualcuno sa dove mi trovo io, potrebbe sfruttare tale info per rubare in casa in mia assenza. Figuriamoci se si sapesse dove sta il più ricco uomo del pianeta. Un maniaco o una persona che gli vuole procurare del male, potrebbe seguirlo nei suoi spostamenti, mettendo a repentaglio la sua vita, oppure (peggio) potrebbero essere svelate importanti informazioni commerciali, tracciando i suoi spostamenti e incrociandoli con altri dati (acquisizioni, fusioni, nuovi partner, e così via).

Le minacce e la chiusura del profilo

Inizialmente, Elon Musk ha chiesto a questo ragazzo di chiudere il profilo che lo tracciava su Twitter, al fine che non venissero più visualizzati i suoi spostamenti. Successivamente lo ha querelato, minacciandolo di un’azione legale nei suoi confronti, se non avesse smesso di mostrare i suoi voli.

Infine, acquistato Twitter, Musk ha potuto “farlo da solo”, chiudendo il profilo ElonJet. Ma Jack Sweeney non si è dato per vinto.

Sweeney è tornato alla grande

Concordando con Musk sul fatto che fornire le informazioni in tempo reale dei suoi spostamenti potesse essere dannoso, dallo scorso dicembre Sweeny ha aperto un altro account @ElonJetNextDay. Come suggerisce il nome stesso, il profilo traccia gli spostamenti di Musk ma il giorno seguente, eliminando il discorso legato alla sicurezza.

Oltre a Twitter, è possibile seguire lo stesso profilo su:

Infine, Jack Sweeney non ce l’ha solo con Musk. Infatti, possiede almeno altri 30 account che seguono e tracciano gli spostamenti in volo anche di Zuckerberg, Bezos, e perfino l’ex Presidente Trump.

Perché accanirsi con chi effettua voli privati?

Etichettare Elon Musk e gli altri frequent private flyers come “inquinatori del pianeta”, produttori assidui di CO2, ecc., non è del tutto giusto, come ho detto prima. Purtroppo, per personaggi come Musk e altri business man, capi di governo, ma anche musicisti, artisti, sportivi, VIP, ecc., non è sempre possibile utilizzare voli commerciali e l’aviazione privata resta (al momento) l’unica soluzione. Bisognerebbe capire quando possono essere evitati o limitati.

L’aviazione privata in servizio per salvare i pazienti Covid-19

Pensa che, anche durante il picco della pandemia, quando non si poteva viaggiare, gli unici velivoli a solcare i cieli erano proprio quelli privati. È anche grazie ad essi se alcune persone sono state riportate nel loro Paese d’origine, quando malati (infatti, per alcuni modelli esiste la configurazione Medevac, ovvero medica, che permette di installare barelle e strumenti per assistere i malati a bordo).

Zoom e gli atri strumenti sono morti?

Sempre grazie al Covid, se così posso dire, sembrava avessimo capito che alcuni spostamenti di grande distanza potevano essere evitati, grazie a strumenti digitali come Zoom, Google Meet, Webex, Skype, ecc. Ovvero, potevamo sostituire la nostra presenza fisica con un web call, anche in riunioni di una certa importanza. Tuttavia, è difficile controllare i propri affari da remoto. A meno di non delegare. Qui si apre un altro vaso di Pandora.

Verso il futuro

Ad ogni modo, lavorando nell’aviazione privata, ma essendo anche un’ambientalista e animalista, mi auguro che Musk & C. limitino in futuro i voli allo strettamente necessari, usando maggiormente gli strumenti digitali.

Il SAF, questo sconosciuto

Ma soprattutto, mi auguro che si utilizzi in maniera estensiva il SAF (Sustainable Aviation Fuel), ovvero quel combustibile prodotto dalle biomasse, che riduce la produzione di CO2 dell’80% rispetto al cherosene. Molti velivoli possono già utilizzarlo. Resta, tuttavia, il non banale problema della sua produzione di massa.

Approfondirò questo argomento in un prossimo episodio di questo nuova Podcast dedicato all’aviazione e allo spazio.

Conclusioni

In conclusione, al posto di bannare i voli privati e limitare la libertà di spostamento personale, chiediamo alle aziende del settore di efficientare la produzione di questo combustibile per garantire alle persone che necessitano di effettuare questi spostamenti di continuare a farlo, senza, tuttavia, distruggere (o contribuire alla distruzione) il pianeta.

Spero che questo episodio ti sia piaciuto e che tu lo condivida con chi è del settore, ma anche con chi non lo è, perché le notizie che ascolterai sul mio canale, come vedrai, seppur prendendo spunto dal tecnico, sono discorsive e toccano anche altri temi. Infine, non mi resta che salutarti e darti appuntamento al prossimo interessantissimo episodio.

A presto,

Tratto dal PodcastArticoli in voce

Firma Cinzia Macchi
0 commenti

Invia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Pin It on Pinterest

Share This

Condividi questo articolo!

Se ti è piaciuto, consiglialo ai tuoi amici e follower 😊