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Episodio numero 28 del mio Podcast Articoli in voce
Indice
1. Le caratteristiche di Wonder Woman
2. Wonder Woman in TV
3. Tutte siamo Wonder Woman
4. Conclusioni
Mi sento spesso come Wonder Woman
Quest’anno si celebrano gli 80 anni di Wonder Woman, la famosissima super-eroina della DC Comics.
Il suo inventore fu William Moulton Marston, femminista, che nel 1941 creò questa eroina simbolo per le donne accompagnando questo momento storico con una frase all’avanguardia per l’epoca:
Il miglior rimedio per rivalorizzare le qualità delle donne è creare un personaggio femminile con tutta la forza di Superman e in più il fascino di una donna brava e bella
Le caratteristiche di Wonder Woman
Perché ho scelto questa immagine
Prima di entrare nel merito, vi voglio spiegare l’immagine che realizzato per questo articolo, volutamente “grezza”.
Qualche anno fa, ci fu l’inaugurazione dello stabilimento dove lavoro attualmente. In quell’occasione, fu invitato anche Renzi, all’epoca Premier e uno dei politici che più aveva creduto nel nostro progetto. Alcuni di noi lavoravano ancora nel vecchio sito, essendo impiegati in attività che richiedevano la presenza per alcune attività fondamentali di test. Io gestivo proprio il banco prova che doveva essere sfruttato fino all’ultimo minuto; ragion per cui è stato l’ultimo oggetto ad essere fisicamente trasferito. E con esso, anche noi.
Alla festa in questione furono invitati solamente i dipendenti che lavoravano già nel nuovo sito. Quel giorno io e altri colleghi perdemmo un bel momento. La faccenda mi fece andare su tutte le furie, anche perché i nostri dipartimenti erano i più “strategici” per la riuscita dell’intero programma. Eppure, fummo malamente esclusi. Così, presi le difese dei miei colleghi, i quali, per ringraziarmi, mi omaggiarono in modo indimenticabile.
Infatti, quel giorno fu scattata una foto che un collega aveva così commentato: 30 anni di femminismo vanificati in un’immagine. Essa ritraeva tutte le donne dell’azienda intorno ad uno dei direttori più importanti. Come non dargli torto?
Bene, in quella foto, poiché mancavo, foto-montarono il mio viso sul corpo di Wonder Woman! Che figata! Devo averla ancora in giro da qualche parte.
Che momenti indimenticabili.
Belle, brave e forti
Certamente, possedere tutte queste qualità significa essere anche fortunate, ma non tutto arriva da Madre Natura; alcune caratteristiche, se non innate, si possono coltivare o sviluppare.
Come dice bene il suo creatore, per essere una super-donna occorre avere una marcia in più. Non necessariamente essere forti come Superman o belle come Womder Woman, ma, come minimo, cercare di non essere passive e decidere il meglio per noi e, possibilmente, lasciare un segno. Forse sto pretendendo già troppo…
Forti Come Superman
Parto dal termine forte, quello che dovrebbe renderci simili al nostro alter ego maschile. Per me, ad esempio, da donna indipendente, che non si lascia intimorire da nessuno, potrebbero proprio queste ultime essere alcune caratteristiche fondamentali della forza. Ma anche il saper dire di no e il non accettare condizioni che non ci rispettano, solamene perché ne abbiamo bisogno (perché poi?!?). Oppure il seguire il proprio istinto, l’andare contro-corrente, a maggior ragione se ci conduce per una strada che rompe gli stereotipi, che ci vorrebbero tutte a casa, sposate e con almeno un paio di figli.
Non sto dicendo che dobbiamo fare una scelta e che non possiamo far collimare una carriera di un certo livello senza rinunciare ai figli. Ci sono alcune donne (di mia conoscenza diretta!) che riescono a conciliare entrambi gli aspetti: lavoro e famiglia.
Per me, queste sono le vere super-eroine!
Sicuramente ci vuole molta forza, soprattutto di volontà, probabilmente, occorre anche scontrarsi con le aspettative del marito che ci vorrebbe più spesso accanto ai figli. Per questo non dobbiamo cedere, ma cercare di portare avanti tutti i nostri progetti. Chissà che un giorno questi non influenzino in positivo anche la nostra vita privata.
Leggete anche il mio articolo sulle 8 donne in carriera che stimo di più. Lo trovate qui.
Essere belle come Wonder Woman
La bellezza in una donna non è tutto. Tutto dipende da cos’è la bellezza che vediamo in una donna. Potrebbe essere il suo sorriso, il suo carattere solare, il suo décolleté generoso, le sue gambe lunghe, i suoi occhi, la sua intelligenza, la sua dinamicità o indipendenza. Questi sono solamente esempi per farvi capire che la bellezza può essere anche un dettaglio, non la perfezione assoluta. Parlando di fisico, ad esempio, ritengo che le modelle rifatte che vediamo sui Social non siano belle, anzi.
Cito qui il film Amore a prima svista (titolo originale Shallow Hal) con Gwyneth Paltrow e Jack Black. Se vi ricordate, il protagonista all’inizio era attratto solamente da belle ragazze (in senso canonico), mentre non degnava di uno sguardo quelle più “bruttine” seppur intelligenti o molto divertenti. Poi ad un certo punto, subisce una specie di incantesimo per cui inverte, per così dire, i suoi gusti. Ad un tratto, le ragazze belle, a lui interessate solamente per fare la bella vita o per avere compagnia, diventano orribili esteticamente, e viceversa, le ragazze “belle dentro” diventano stupende anche a livello fisico.
A parte il fatto che ci vorrebbero più incantesimi di questo tipo anche dopo più di vent’anni dal film, il concetto è chiaro. Si è belle non per (a causa del) il proprio corpo o il proprio viso, ma per tratti della personalità.La bellezza in una donna può essere ovunque. A volte, bisogna avere la pazienza di cercarla, perché dietro ad un atteggiamento aggressivo, espresso per difesa, può nascondersi un animo gentile e dolce.
Il fascino della donna brava
Anche per questo termine potremmo applicare lo stesso ragionamento. Ci sono vari modi per definire la bravura di una persona. Semplicemente, una donna potrebbe essere brava in quello che fa. È una casalinga? Allora è brava a cucinare, ad esempio. È una sportiva? Allora sarà brava a sciare o a giocare a tennis, a prendere le onde col surf…
Potremmo invece considerare il carattere. Una donna brava significa mansueta? Oppure disponibile? Oppure che non si arrabbia mai? O che sa educare bene i figli? Come ben vedete, tutto è molto soggettivo. Per me, essere brave significa sentirsi bene ed amarsi. Solo così si può amare gli altri ed essere, per definizione, brave.
Wonder Woman in TV
Prima vennero i fumetti: splendide pagine piene di disegni che facevano sognare e che scuotevano gli animi. Ne esiste anche una versione stupenda di Milo Manara, il nostro miglior fumettista che ritrae sapientemente le donne. Riesce a renderle particolarmente sexy. D’accordo, l’immagine è stereotipata, ma è pur sempre arte e, per come la vedo io, ogni espressione artistica è super-partes.
La mitica serie TV
Poi Wonder Woman approdò sul piccolo schermo e il successo fu planetario. Lynda Carter, super interprete del personaggio, ha regalato a Wonder Woman una seconda vita. Ho visto tutte le repliche in TV; adoravo persino la sigla! Ricordo anche che a Carnevale tutte volevano vestirci come lei (e magari avere anche gli stessi poteri). Certo, ci voleva anche il fisico (il cosiddetto “physique du rôle”) per potersi abbigliare in quel modo. Ma a noi non importava. Per anni ho portato un braccialetto d’argento, proveniente dall’Egitto, che aveva fattezze simili ai suoi. Ogni tanto cercavo pure di ripararmi con quello dai pericoli. deve aver funzionato, a modo suo.
Tra l’altro pare che uscirà a breve il remake di questa mitica serie, che chiameranno Wonder Woman 1984. Stay tuned 🤩
Poi sono arrivati i film.
Wonder Woman arriva al cinema!
Devo ammettere che, attrice protagonista a parte, la meravigliosa Gal Gadot, i film non mi hanno fatto impazzire, al contrario di altri super-eroi della DC Comics. Se penso a Superman o Batman (non ditelo troppo in giro, ma io preferisco gli Avengers, della Marvel), non c’è paragone. Troppi effetti speciali e location inverosimili. Personalmente, ritengo che i film di Batman siano i migliori, se non altro per i grandissimi attori che hanno interpretato Bruce Wayne. Nonostante ciò, ricordo che il primissimo Superman mi aveva davvero emozionato e, sì, lo ammetto, un po’ fatto innamorare di Clarke Kent, interpretato dal bellissimo Christopher Reeves. È stato dolorosissimo vederlo dopo l’incidente nella vita reale, che lo aveva reso tetraplegico. Sembrava assurdo che Superman potesse farsi male! Destino beffardo.
Tutte siamo (almeno un po’) Wonder Woman
Vi è capitato di sentirvi come Wonder Woman? A me sì, molte volte nella mia vita. Specialmente sul lavoro, ogni volta che ho portato a termine un lavoro, in passato svolto solamente da uomini. Per questo motivo, sono anche finita su qualche numero della rivista dell’azienda in cui lavoravo (all’epoca Finmeccanica). Mi avevano persino intervistato. La giornalista era incredula che io facessi quel tipo di lavoro; ero la prima donna in Italia. Lo racconterò nei dettagli nel mio prossimi libro, perciò, se siete curiosi, dovrete aspettare un po’!
Nel privato, mi sento ogni giorno Wonder Woman: devo badare alla casa, devo fare la spesa, devo gestire il danaro (budget vs spese), devo fare sport e nel tempo che rimane, portare avanti la mia attività da libero professionista. Insomma, devo prendere costantemente decisioni, più o meno importanti.
Per non impazzire o mollare, è necessaria una volontà di ferro e soprattutto avere un obiettivo ben preciso. Nel mio caso, sin da bambina ho acquisto la forza di volontà dallo sport agonistico, che mi ha insegnato ad andare sempre avanti. Anche se mi rendo conto, con il famigerato senno di poi, che in certe occasioni, forse avrei dovuto lasciar perdere. Mentre l’obiettivo preciso che intendo perseguire si è fatto strada negli ultimi due anni. Da allora, ogni sforzo “sovrumano” che compio, lo dedico a questo scopo: scrivere. E progettare. Elementi da sempre presenti nel mio DNA.
E voi, vi sentite un po’ Wonder Woman? Quando in particolare?
Se vi va di condividerlo, scrivetelo nei commenti qui sotto.
Conclusioni
Wonder Woman resterà per sempre un’eroina molto amata: un simbolo di forza e virtù che dovremmo perseguire nella vita di tutti i giorni. Non basta più essere donne, ormai, dobbiamo diventare super-donne per non cadere trappola del retaggio culturale. Se viste dall’esterno non siamo così dirompenti come Wonder Woman, cerchiamo di esserlo nell’animo. In questo modo, saremo più forti e belle, persino dell’originale.
Spero che questo articolo vi sia piaciuto! Vi aspetto la prossima settimana per un nuovo pezzo!

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