Indice
1. Origine e significato dei rituali
2. Le abitudini che ci aiutano
3. Un lavoro può diventare un rituale
4. I miei rituali
5. Conclusioni
Da non confondere con la routine..
Affronto nuovamente – molto volentieri – un argomento di “crescita personale”.In questo articolo, vi voglio parlare dei cosiddetti rituali, ovvero di quelle buone abitudini, che ci aiutano a ritrovare la calma interiore e che ci aiutano a vivere nel presente.Sullo stesso argomento, vi consiglio un altro articolo interessante e utile.
Origine e significato dei rituali
Il rituale è una pratica, che può essere saltuaria o abituale, alla quale si dedica particolare attenzione, e le cui istruzioni sono rispettate con precisione quasi maniacale. Generalmente, si tramanda di generazione in generazione.I rituali del passato
La storia dell’umanità è costellata di rituali, sin dai tempi antichissimi, i primi legati soprattutto alla religione. Sicuramente, alcuni di questi non erano piacevoli per chi li subiva (soprattutto se pensiamo a quelli sacrificali). Infatti, tutti i Cristiani hanno ben presente il sacrificio di Isacco. Oppure ancora più estremo, il sacrificio di Gesù Cristo, immolatosi per salvare l’intera umanità.Fortunatamente, la civiltà è progredita parecchio in tal senso e oggi, salvo rare eccezioni per lo più in accezione negativa, non si offrono più persone o animali per compiacere una divinità.Tuttavia, anche considerando i recenti avvenimenti, la mia mente è corsa velocemente verso gli estremisti islamici che al grido di Allah Akbar! uccidono innocenti. Certo, il Corano non ha mai ordinato esplicitamente questo tipo di crimine efferato ai suoi discepoli o credenti. Ciò nonostante, se alcuni funzionari di alto livello lo interpretano in maniera distorta, potrebbe significare che quanto scritto non sia così cristallino oppure che possa essere facilmente travisato.I rituali della vita quotidiana
Cercando di dimenticare per un attimo questi episodi drammatici e tragici, e incentrando il discorso maggiormente sulla vita di tutti i giorni, un rituale può essere considerato come una sequenza di azioni che ci conduce ad uno stato di benessere superiore.Tutto ciò che, invece, ci porta a diminuire il nostro benessere, o addirittura a portare del malessere, è semplicemente una cattiva abitudine e, già solo per questo motivo, andrebbe abbandonata al più presto.Mi riferisco, ad esempio, al fumare. Moltissimi fumatori hanno il “rituale” della sigaretta dopo il caffè, a degna chiusura di un pasto, frugale o ricco che sia. Purtroppo, però, se l’effetto momentaneo è di relax e soddisfazione, quello a lungo termine mette a repentaglio la salute.Stesso discorso riguarda l’abuso di alcool o di droghe: tutte abitudini sbagliate che, oltre ad avere effetti collaterali disastrosi nel lungo termine, possono addirittura provocare la morte.Chiusa la parentesi su ciò che causa dolore e sofferenza, mi dedico ora alle sane abitudini.torna all’indiceLe abitudini che ci aiutano
Immaginiamo per un attimo un bel bagno caldo (per chi, ovviamente ha una vasca). Se lo pianifichiamo una volta alla settimana, ad esempio il venerdì sera, dopo lo una lunga e stressante settimana lavorativa, può regalarci momenti sereni e destressanti. Se poi aggiungiamo candele profumate ai bordi della vasca, e ci aggiungiamo dei petali di rose rosse nell’acqua e – esageriamo! – un calice di Champagne, sicuramente si trasformerà in un vero e proprio rituale. Ogni settimana se ripeteremo gli stessi gesti, alla lunga, sarà per noi un momento di coccole indispensabile.Se non abbiamo la possibilità di regalarci esattamente questo momento esclusivamente per noi (pensiamo a chi ha figli piccoli e non ha la possibilità di assumere una babysitter o chi – come la sottoscritta – possiede solamente una doccia), possiamo tuttavia crearci degli spazi molto personali anche più “pratici”.Può essere molto indicato anche un massaggio rilassante. Una mia amica, infatti, aveva questa fantastica abitudine di regalarsi questo momento ogni venerdì. Spero per lei che l’abbia ripresa in via continuativa dopo gli alti e bassi del nostro stato di libertà legato alla pandemia.Senza spendere, possiamo regalarci una vera e propria iniezione di benessere, ad esempio, passeggiando in qualche luogo del cuore, oppure facendo un giro in bicicletta. È risaputo che osservare ed ammirare la natura porta immediatamente la mente in uno stato di calma interiore e di comprovato benessere. Anche osservare immagini di paesaggi aiuta. Provare per credere.A seconda di quale abitudine abbiamo scelto, l’importante, è essere presenti durante il rituale e concentrarci sia sulla preparazione, sia sul risultato che intendiamo ottenere.torna all’indiceUn lavoro può diventare un rituale
Sembra assurdo quanto avete appena letto, ma ho appreso, ad esempio, che anche preparare alcuni cibi della tradizione per occasioni speciali è un rituale. Il ripetere le stesse operazioni, usare gli stessi ingredienti, le stesse stoviglie o lo stesso grembiule, e così via, rende unico anche quello che, in teoria, è un lavoro. Se poi si pensa alla tavola imbandita, alla condivisione dei piaceri della tavola con altri commensali, più o meno costanti nella presenza, anno dopo anno, magari seduti esattamente nello stesso posto, allora il rituale è completo.Più comprendibile, invece, che il momento del tè in alcuni Paesi sia un vero rituale. Fin dalla sua preparazione, dalla scelta delle tazze, alla distribuzione e infine all’assaporarne il gusto e il calore. L’atmosfera particolare che si crea con certe persone è probabilmente il vero successo di questo tipo di rituale.torna all’indiceI miei rituali
Voi che rituali avete nella vostra vita? Cosa cercate di ripetere ogni anno, ogni settimana o addirittura ogni giorno, per procurarvi felicità o – almeno – per aumentare il vostro stato di benessere?Io, ad esempio, ho diversi rituali a cui tengo molto e di cui difficilmente riesco a farne a meno. Di alcuni vi ho già parlato nel mio ebook In memoria di un Virus. Andate a dare un’occhiata a questo .- Ad ogni modo, vi elenco la mia “top 10”:
- Alexa: il buongiorno, le news, il Caffettino di Mario Moroni, la domanda del giorno e la buonanotte
- Rock and Talk – Il Cavaliere Nero
- Microsoft Rewards
- Video di The Wake up di Headspace
- La cena di Halloween con la mia famiglia
- Serie TV (Downton Abbey)
- Attività fisica @home – Pilates in particolare con Isa Welly
- La gita a Lugano
- Il caffè caldo in ufficio
- Scrivere
Nooooooooooo, il caffè americano noooooo
😁😁😁😁
La “pannina” invece, m’ha fatto morire!!
😂😂😂😂😂
Ho visto il sito della ragazza che hai scelto come trainer per il pilates. Ispira un sorriso al solo vederla.
Confesso una cosa,
sarà x il tono muscolare particolarmente tonico che ha ma, nel vederla in posa, mi ha trasmesso un che di mascolinità…
eh Tal, ci sono molte cose che non sai di me (tra l’altro è anche il titolo di una canzone di Elisa, cantata con Ligabue!). Hai ragione su Isa. Allo stesso tempo, posso solamente immaginare quante ore di ginnastica debba praticare per tenersi in allenamento. Infine, si sa, certe nazionalità sono più inclini allo sviluppo muscolare, soprattutto sui glutei. Invidia 🙂