Oggi è il
19 marzo, giorno in cui celebriamo la Festa del Papà: auguri a tutti i padri del mondo! Ovviamente,
augurissimi al mio Papi ❤️
San Giuseppe
Questa festa, insieme a quella della Mamma, e a molte altre, è legata alla religione cristiana: infatti questo giorno è
dedicato a San Giuseppe, lo sposo di Beata Maria Vergine e il protettore di tutti i padri, come proclamato dalla Chiesa dal 1871. In Europa, si celebra in Italia, Spagna e Svizzera. Altri Stati invece hanno scelto altre date.
Il primo Papà della storia
Per una volta vorrei guardare al passato e
perdermi nella storia, quella molto Biblica, pensando a che
grand’uomo è stato Giuseppe che ha compreso pienamente e supportato fino alla fine una situazione famigliare che, probabilmente, al giorno d’oggi in pochissimi avrebbero la forza di cominciare e men che meno sostenere per tutta la vita.Giuseppe sapeva sin dal principio che non avrebbe mai concepito un figlio con Maria, e soprattutto che l’unico figlio che avrebbero avuto sarebbe stato frutto dell’azione divina tramite lo spirito Santo. Giuseppe avrebbe cresciuto questo figlio come suo, educandolo, sfamandolo, proteggendolo dai numerosi pericoli, anche grazie alle rivelazioni divine in sogno. Non si è mai tirato indietro di fronte ad alcun obbligo, che, sono sicura, viveva con molto onore.Siamo stati testimoni di un estremo atto di amore e di sacrificio, di cui Giuseppe è il protagonista, insieme alla Madonna, la madre: un atto divenuto patrimonio dell’umanità cristiana e non solo. Questo padre ha mostrato un coraggio da leone, una forza morale senza uguali, una fede assoluta e senza esitazione.
Un amore incondizionato: quell’amore che tutti i padri hanno per i loro figli.L’importanza del padre nella famiglia
Per chi non è credente, consiglio di considerare questo passaggio come un mezzo per comunicare un messaggio:
l’importanza della Famiglia e del
sacrificio che i genitori devono essere pronti a fare, affinché la vita dei loro figli sia la migliore possibile.Infatti, ai giorni d’oggi siamo più abituati a fuggire dalle situazioni difficili, anziché affrontarle e fare tutto il possibile per superarle. Pensiamo a tutti i divorzi e alle separazioni, che molto spesso coinvolgono bambini piccoli che, loro malgrado, accuseranno tale situazione negli anni a venire. Alcuni non avranno una vita semplice, né psicologicamente stabile. Non sto giudicando nessuno, sto semplicemente dicendo che è più semplice gettare la spugna che lottare.
Tuttavia, esistono ancora (per fortuna!) padri che si sacrificano per i loro figli, che restano, nonostante le difficoltà, o che comunque tornano, profondamente pentiti di averli abbandonati. È a questi Papà che dedico il mio articolo.Il mio Papà!
Io sono fortunata, essendo mio padre in
buona salute e
ancora in forma (ancora giochiamo a tennis insieme!), sempre disponibile ad ascoltarmi (anche quando urlo!) e a darmi una mano.
Grazie Papi, ti voglio un mondo di bene!
Ti dico anche che puoi sempre contare su di me, perché anche se sarò sempre la tua “bambina”, me la cavo piuttosto bene e ho molto coraggio! 💪🏻
Mi spiace solamente che anche quest’anno abbiamo festeggiato distanti (anche se aiutati dalla tecnologia), nuovamente per colpa di questo maledetto virus. Tra poco, però, ti potrai vaccinare e finalmente ricomincerai una vita normale. Pensa, potrai anche non portare più la mascherina! Che bello, sono felice per te 😍
torna all’indiceIl papà nella famiglia
La figura del padre in famiglia è molto importante, così come quella della madre.Ho scritto un articolo dedicato alla Mamma: lo potete trovare
qui.Anche se il retaggio culturale vuole incasellare i genitori in ruoli predefiniti, sull’educazione dei figli sta a ciascuna persona adottare la linea che meglio si adatta alla situazione famigliare e, perché no, anche alla propria personalità.
I ruoli in famiglia
Non ci sono regole scritte, ma alcune sono fondamentali e non possono essere infrante (come quelle di non nuocere in alcun modo ai figli, né alla moglie); le altre, sul come fare crescere la prole, possono essere stabilite anche strada facendo.
Non è semplice essere genitori: bisogna saper essere forti e intransigenti alcune volte, altre invece più flessibili e morbidi. In pratica, applicare tattiche differenti in base a come reagisce chi abbiamo davanti. Un po’ come il lavoro del test engineer che conosco molto bene! 😊In generale, il
padre rappresenta la parte un po’ più permissiva, perché solitamente la madre tende ad essere più protettiva.Nel mio caso, questa regola è stata seguita in alcuni periodi, ma in generale, da adolescente era mio papà che si mostrava meno aperto, mentre mamma tendeva ad accontentarmi. Forse perché sono femmina. Mi ricordo infatti le discussioni per le prime serate che volevo passare con gli amici al mare, oppure per le prime volte che sono andata a ballare in discoteca: se fosse stato per mio padre, probabilmente non ci sarei mai andata!Sto esagerando, ovviamente, ma il concetto è chiaro. I genitori adottano a volte la tecnica del poliziotto buono e quello cattivo e invertono i ruoli a seconda del problema da affrontare.
Diversi tra loro, ma allineati sull’obiettivo
In effetti, a pensarci bene, molto spesso li ho visti allineati sulla mia condotta. Ammetto di essere stata sempre abbastanza brava, studiavo ed ero una studentessa modello, facevo sport e non avevo vizi particolari; non hanno compiuto grandi sforzi per tenermi in carreggiata.Forse un po’
ribelle (lo sono tuttora) perché certe regole mi stavano strette e invece ora sono il mio baluardo.Tutto ciò è il risultato della loro educazione durante gli anni più importanti, quelli dell’adolescenza. Infatti, bisogna aspettare qualche anno per capire se un figlio o una figlia saranno dei “pirla” (perdonate il dialetto milanese), oppure persone serie, se saranno dei fannulloni o se si impegneranno per costruire qualcosa, se si esprimeranno correttamente o come capre, infine se saranno tenaci e se riusciranno a diventare indipendenti.
Tutto merito (o colpa) dei genitori
Come dico spesso (ultimamente soprattutto),
il merito (o la colpa) è tutta dei genitori, ovviamente quando si ha la fortuna di averli entrambi e sempre a noi vicini, perché gli ambienti esterni come la scuola, o gli amici, non sono così formativi, tutto si gioca tra le mura di casa. L’ambiente che lì si crea è quello che poi da adulti si cerca a nostra volta. Se siamo stati amati, ameremo tanto, viceversa…Anche il luogo fisico, la casa in cui si è vissuto negli anni, influenza la crescita. Vivere in una casa grande, magari indipendente, è una gran bella fortuna, e con il tempo sentiamo l’esigenza di replicare quella tranquillità.Se, per vari motivi, non ci riusciamo, potremmo andare in crisi, come sta succedendo a me, mai abituata ad avere “gente intorno” e vivere in un condominio dove tutti sbattono le porte, parlano a voce alta, strisciano le sedie, ecc. mi impedisce spesso di trovare la giusta concentrazione per lavorare. Tuttavia, tutti i momenti, sia quelli belli, piacevoli, felici, sia quelli difficili, tristi, brutti, passano, secondo il concetto della mindfulness dell’impermanenza.
Gli affetti, invece, quelli no, restano tutta la vita. Questo è davvero ciò che conta.Dopo questa parte un po’ pensatuccia, passo volentieri all’aspetto “artistico” della festa in oggetto. È pertanto giunto il momento delle mie ormai celebri citazioni musicali e cinematografiche. Sapete che sono un’appassionata di entrambe le forme di espressione.
torna all’indiceCanzoni sui papà
Vorrei cominciare dalla musica da ascoltare durante la festa del Papà: tra le numerose canzoni dedicate ai padri, le più famose sono quella di Gianni Morandi “
Sei forte papà” insieme a quella di Eros Ramazzotti “
Ciao pa’” e “
Per sempre” di Ligabue. A me personalmente piace tantissimo quella di Cremonini, che ho ballato e cantato tantissime volte: “
PadreMadre“. Cesare, come me, ha vissuto parecchi anni lontano dai genitori e in questa canzone riesce finalmente ad esprimere sentimenti fino a quel momento celati o non del tutto rivelati.Recita così:
Padre, occhi gialli e stanchi
Nelle sopracciglia il suo dolore da raccontarmi
Madre, gonna lunga ai fianchi
Nelle sue guance gli anni e i pranzi coi parenti
Non mi senti? O non mi ascolti
Mentre piango ad occhi chiusi sotto al letto
Padre, e se mi manchi
È perché ho dato più importanza ai miei lamenti
Madre, perché piangi?
Ma non mi hai detto tu, che una lacrima è un segreto?
Ed io ci credo, ma non ti vedo
Mentre grido e canto le mie prime note
Ma se, una canzone che stia al posto mio non c’è
Eccola qua, è come se foste con me
Padre, mille anni
E quante bombe sono esplose nei tuoi ricordi
Madre, tra i gioielli
Sono ancora il più prezioso tra i diamanti?
Ma non mi ascolti, non mi senti
Mentre parto sulla nave dei potentiSe volete guardare il video su YouTube, cliccate
qui.In lingua inglese, esistono altre meravigliose canzoni dedicate al papà, come “
Father and son” di Kat Stevens, che ogni volta mi commuove (anche se in veste più da “daughter”) o “
My father’s eyes” di Eric Clapton.
torna all’indiceFilm sui papà
Proseguendo con il cinema, ci sono molti film affrontano il tema padre/flglio, perfetti da guardare nella festa del papà. Il mio preferito senza dubbio è “
La Vita è bella” di Roberto Benigni. Questo padre si avvicina incredibilmente alla figura di San Giuseppe, in quanto cerca in tutti i modi possibili e immaginabili di proteggere suo figlio, nascondendogli il destino funesto a cui lui stesso e la moglie sarebbero andato incontro e riuscendo anche a salvarlo. Una storia fantastica e pura.Un altro film che amo, di Gabriele Muccino, è “
The Pursuit of Happyness” (Alla ricerca della felicità), in cui uno splendido Will Smith si mette alla ricerca di un lavoro per sostenere sé stesso e suo figlio, non scoraggiandosi mai di fronte alle innumerevoli difficoltà che incontra sulla strada.Infine, per sdrammatizzare un po’, poiché reputo entrambi abilissimi comici, citerei “
10 giorni senza mamma” di Fabio de Luigi e “
Sole a catinelle” di Checco Zalone. In questo caso, i padri sono un po’ più pasticcioni ma comunque fanno del loro meglio per non deludere i figli.Da ultimo, vorrei anche ricordare la figura di Homer Simpson: un padre con mille difetti e debolezze che però non manca mai di rispetto alla famiglia, che viene sempre prima di tutto. Infatti i suoi figli (e sua moglie) lo adorano nonostante le apparenze.E voi, quali canzoni e film dedicate ai papà vi fanno emozionare? Se volete, scrivetelo nei commenti!
torna all’indiceConclusioni
Spero che questo articolo vi sia piaciuto.
Mentre lo scrivevo, nella mia mente sono passate tantissime immagini, ed è esattamente questo che amo della scrittura. Grazie ad essa riaffiorano ricordi lontani, ormai dimenticati, sensazioni ed emozioni meravigliose. In questo particolare caso, anche grazie alla fantastica colonna sonora che ho utilizzato: la discografia di David Garrett, violinista tedesco di rara bravura: se non lo conoscete, ascoltatelo. Per voi mie amiche donne, andate anche a vederlo!Vi abbraccio tutti, papà attuali e futuri padri e, seppur virtualmente, anche tutti quelli che ci hanno lasciato.Ancora tantissimi auguri!Alla prossima settimana!
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