La Missione Minerva di Samantha Cristoforetti

di Cinzia Macchi | Articoli in pillole

Indice

1. La missione Axiom-1

2. Discriminazione e gap di genere

3. La Missione Minerva

4. Gli astronauti nel cinema

5. Conclusioni

Astrosamantha torna nello spazio!

Crediti immagine

Samantha Cristoforetti, @astrosamantha su Twitter, è pronta per tornare sulla Stazione Spaziale per una importante missione scientifica, in continuità con la Beyond, alla quale aveva partecipato Luca Parmitano (@astroluca).

La missione Axiom-1

L’8 aprile è una data da ricordare: Axiom Space, in collaborazione con SpaceX, che ha fornito il lanciatore Falcon e la navetta Crew Dragon-Endeavour, per la prima volta ha portato sulla Stazione Spaziale un gruppo di astronauti privati, dopo averli addestrati a dovere.

Il progetto di Axiom Space è di ampio respiro: in palio c’è il progetto per la prima stazione spaziale commerciale della storia. Essa prenderà il posto della ISS che dovrebbe essere dismessa definitivamente entro il 2030. I primi due moduli potrebbero già essere messi in orbita entro il 2025.

Infatti, in un precedente articolo sui viaggi spaziali per turisti, avevo raccontato che presto le stazioni spaziali saranno meta di viaggi turistici. L’unica nota dolente è legata al prezzo: per poterselo permettere, occorre essere milionari.

Un po’ di paura all’arrivo

Nonostante la preparazione maniacale a tutte le fasi della missione, non è mancato un brivido al momento del docking con la ISS: a causa di un problema di collegamento video tra le due strutture, la Crew Dragon ha potuto completare la procedura automatica di aggancio dopo circa 45 minuti di stop, necessari al ripristino del segnale.

La permanenza dei quattro fortunati (si fa per dire, visto il costo astronomico della missione) astronauti doveva durare dieci giorni in tutto: due di viaggio e otto presso la ISS, durante i quali si dovevano dedicare ad alcuni esperimenti scientifici in compagnia degli altri astronauti già a bordo.

Una permanenza maggiorata inaspettata

Peccato che l’equipaggio di Axiom-1, il cui rientro era previsto per il 19, è attualmente impossibilitato al rientro, causa meteo: il mare al largo della Florida dove deve ammarare la capsula è troppo mosso. Dovranno pertanto attendere fino a lunedì 25.

Ciò significa che la Missione Minerva, potrà partire dopo lo sgombero da parte degli attuali occupanti: il prossimo slot utile è previsto mercoledì 27 aprile. Un vero peccato: la Cristoforetti non potrà festeggiare il suo compleanno, il 26 aprile, a bordo della ISS. Niente auguri in diretta dalla sua famiglia!

Non ci resta che attendere e sperare nel bel tempo. Ciò che stiamo facendo anche per noi stessi, viste le temperature e le piogge di questi giorni di “quasi festa”.

La Crew Dragon

Anche l’equipaggio della Missione Minerva Rispetto sarà trasportato a bordo della stazione spaziale dalla Crew Dragon-Freedom, di Elon Musk, ormai inarrestabile, che rappresenta una certezza per il futuro dello sviluppo spaziale, sia a livello governativo, ma soprattutto commerciale, con il trasferimento di astronauti privati sulla ISS.

Rispetto alla missione del 2014, che valse alla Cristoforetti il record di permanenza nello spazio per una donna (ben 199 giorni!), il viaggio a bordo della navicella di Space X sarà decisamente più lungo (fino a 30 ore) di quello cui erano abituati gli astronauti con la Soyuz. Se da un lato, i touch screen saranno più comodi da usare e con minor margine di errore, la privacy non è stata messa al primo posto: la toilette è separata dal resto dello spazio da una tendina. D’altronde, sappiamo che portare nello spazio anche solo qualche kg in più, è molto costoso.

Visti i tempi di guerra, avere a disposizione una navetta alternativa a quella russa non può che essere d’aiuto, perché probabilmente, qualche scellerato ne avrebbe comunque proibito l’utilizzo, mettendo a repentaglio la missione stessa.

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Discriminazione e gap di genere

Nonostante fosse stato anticipato e l’avessimo tanto sperato, Samantha Cristoforetti non sarà il Comandante della missione. Sarà comunque responsabile del segmento orbitale, ovvero dei moduli della stazione spaziale.

Di nuovo, le donne non ce l’hanno fatta. Mi duole moltissimo doverlo ammettere, ma mancano ancora molti passi prima di raggiungere una vera parità tra uomini e donne. A livello di stipendio, che, in effetti, rappresenta la sola punta dell’iceberg, uno studio ha calcolato che saranno necessari 35 anni prima di colmare il gap con i colleghi uomini. Figuriamoci riguardo a tutto il resto.

Se alla Cristoforetti, nonostante la sua preparazione, professionalità, passione, dedizione, è stata negata questa chance più che meritata, mi resta ben poco da sperare. Significa che, nonostante la campagna ESA sull’inclusione e la parità di genere, i tempi non sono ancora maturi.

La vicenda “scandalo” in Aeronautica

Chi segue le vicende dietro le quinte, sa che la Cristoforetti si è ritirata a fine 2019 dall’Aeronautica Militare, a causa delle pressioni dei vertici militari verso il collega cosmonauta Walter Villadei, che non fa parte né dell’Agenzia spaziale italiana, né di quella europea. A fronte delle varie ipotesi, Astrosamantha non ha mai dichiarato che si trattasse di discriminazione nei suoi confronti.

Secondo il mio modesto parere di ingegnere, da anni in forza lavoro presso aziende del mondo super-maschilista ed elitario dell’Aeronautica, siamo di fronte alla tipica storia del protégé. Pertanto si tratta di discriminazione a tutti gli effetti. Tuttavia, Samantha, da vera Signora e professionista, non ha lasciato trapelare indiscrezioni a riguardo, precisando solamente di essere stata in disaccordo su alcune decisioni e per coerenza di aver deciso in tal senso. Così si fa!

Proprio per la sua indole determinata e il suo essere “dura e pura”, la Cristoforetti è una delle 8 protagoniste del mio articolo dedicato alle donne che più stimo, per carriera o per personalità, capaci di ispirare la vita di tante giovani.

Ispirazioni in ambito STEM

Nel scegliere la facoltà dopo il liceo, nel mio caso, l’ispirazione arrivò tramite le missioni NASA con lo Space Shuttle, la rincorsa di Roscosmos (l’agenzia spaziale russa oggi) con la sua copia Buran, le trasmissioni scientifiche e i documentari, i film e i consigli di alcuni amici più grandi.

Avevo già tante idee in testa, come oggi, del resto, ma, alla fine, il partecipare ad un progetto importante in ambito spaziale ebbe la meglio. Non ho mai desiderato diventare un’astronauta, ma, piuttosto, far parte del team di progettazione di mezzi di trasporto (razzi, lanciatori, navette, ecc.) del futuro. Una specie di Elona. LOL

Non sempre la vita prende la direzione che vorremmo, e, dopo aver provato per qualche anno ad entrare in un’agenzia spaziale, mi sono arresa al mondo dell’aeronautica, con i suoi meravigliosi caccia iper-tecnologici, dalle prestazioni incredibili – che tanto divertono i piloti militari, o aeroplani commerciali dotati di confort e sicurezza estrema per i passeggeri.

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La Missione Minerva

Per cominciare, guarda questo video che introduce brevemente la missione:

Il nome Minerva è stato scelto da Samantha stessa, in omaggio alla dea della saggezza, con la speranza che possa ispirare il nostro mondo, soprattutto in questi tempi bui. Inoltre, Minerva è la protettrice degli artigiani, che da sempre compiono gesti manuali, proprio come gli astronauti che quotidianamente li eseguono a bordo della ISS.

Perché la missione minerva è importante

È importante che Samantha parteciperà a questa missione, anche in veste di specialista. Rende onore al nostro Paese. Pare che sia persino prevista una passeggiata spaziale (per chi è più tecnico, una EVA o Extra Vehicular Activity) al fianco di un collega russo. In questo momento di guerra e disperazione, di lotta tra invasore e invaso, di profughi e in assenza di negoziati, un po’ di collaborazione e abbattimento delle barriere in territorio neutro, è un respiro di sollievo.

Infatti, i due astronauti si concentreranno su ciò che li accomuna, piuttosto che sulle loro divergenze. In fondo, basterebbe così poco per evitare drammatici momenti come questi.

Le nostre coscienze sono scosse da troppo tempo: prima la pandemia, con i suoi morti, i pericoli di contagio, le restrizioni, i fallimenti economici; ora la guerra in Ucraina. Siamo tutti stanchi, depressi, deboli: il nostro benessere mentale è ai minimi storici. Sapere che NASA e ESA continuano il loro lavoro di esplorazione in campo scientifico, ci rassicura e ci fa sperare in un futuro migliore.

Infine, possiamo dichiarare che Samantha Cristoforetti sarà una delle prime ad usare TikTok per trasmettere video in diretta dalla ISS: un altro passo importante per questo Social, il più popolare a livello della Generation Z.

Cosa faranno gli astronauti in questi sei mesi

Già durante la missione Futura numerosi esperimenti riguardanti l’uomo, in particolare la biologia, la psicologia e gli effetti delle radiazioni, sono stati portati a termine, al fine di preparare le prossime missioni all’interno del sistema solare.

Alcuni tra i 150 esperimenti, scelti accuratamente, della missione Minerva riguardano, tra gli altri, il settore alimentare, con una selezione di oli di oliva italiani, e quello medico, che studierà la crescita in microgravità dei tessuti ovarici, per trovare nuove terapie. Un altro esperimento molto promettente è l’utilizzo di una stampante 3D per i metalli, analogamente a quella per la plastica, impiegata con successo durante la missione Beyond. Con tutta questa carne al fuoco, chissà come si divertiranno gli astronauti!

Dove si preparano gli astronauti per le missioni spaziali?

Gli astronauti ESA, come Samantha Cristoforetti e Luca Parmitano, si allenano di base presso l’EAC (European Astronaut Center) a Colonia e completano l’addestramento al Johnson Space Center di Huston, Texas, in caso siano previste uscite extra-veicolari.

Nel sito della NASA, infatti, c’è la famosa piscina in cui gli astronauti si esercitano per le EVA. Il galleggiamento in acqua simula molto bene la microgravità, dando agli equipaggi la possibilità di addestrarsi alla perfezione nell’eseguire le riparazioni o altre azioni, sia schedulate, sia di emergenza, indossando l’esatto equipaggiamento. Non ci si fa tanto caso, ma maneggiare strumenti come cacciaviti o chiavi inglesi con i guantoni delle tute spaziali non è per nulla semplice. Invece, è abbastanza ovvio che sia meglio non perdere tali strumenti nello spazio!

Ricordo che, nel lontano 1998, durante una vacanza in Texas, avevo partecipato al tour della NASA al Johnson Space Center. Ad un certo punto, incuriosita da strani movimenti nella vasca, mi sono distaccata dal gruppo e ho potuto vedere che, nascosti dietro ad alcuni pannelli, si stavano svolgendo alcune simulazioni. Credo di aver anche rubato qualche scatto. È stato davvero molto emozionante!

Isolamento prima del lancio

Dopo i suddetti allenamenti, che durano in tutto diversi mesi, gli astronauti rimangono in isolamento per circa 40 giorni, al fine di essere sicuri di non essere stati contagiati. Non è una regola creata post-Covid: da sempre gli astronauti in partenza sottostanno a questa regola, fin dalle primissime missioni. La loro permanenza, infatti, avviene nelle stesse stanze degli astronauti degli anni ‘50: la missione si carica così di un forte contenuto emotivo e simbolico.

Nel mentre, oltre a ripassare i compiti da svolgere, le innumerevoli procedure, nonché gli esperimenti, gli astronauti raggiungono l’appropriato livello di concentrazione, distaccandosi dagli eventi esterni.

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Gli astronauti nel cinema

È da un po’ che non inserisco la sezione “cinema” nei miei articoli. Sarà il bisogno di sognare un po’, di riposare la mente e metterla al riparo da questi mesi di guerra, ma direi che questa è l’occasione giusta, essendo super appassionata del genere fantascienza.

I film da non pedere

Ti consiglio – come minimo – i seguenti:

  1. Apollo 13 del 1995, con Tom Hanks, Kevin Bacon, regia di Ron Howard
  2. Contact del 1997, con Jodie Foster e Matthew McConaughey, di Robert Zemeckis
  3. Gravity del 2013, con Sandra Bullock e George Clooney, 2013, di Alfonso Cuàron
  4. Interstellar del 2014, con Matthew McConaughey e Anne Hathaway, di Cristopher Nolan
  5. The Martian del 2015, con Matt Damon, di Ridley Scott
  6. First man del 2018, con Ryan Gosling, di Damien Chazelle
  7. Ad Astra del 2019, con Brad Pitt, di James Gray

Sono tutti stupendi. Ritengo di aver visto almeno una decina di volte sia Contact, sia Interstellar. Indubbiamente, Matthew McConaughey è un grandissimo attore che interpreta perfettamente ruoli molto diversi tra loro. Anche Apollo 13 merita, soprattutto perché è una storia vera e Ron Howard è un regista eccezionale.

Perché amo il genere

Non a tutti piacciono i film di fantascienza, ne sono consapevole. Tuttavia, a volte si può anche imparare qualcosa. Oppure, riuscire a scovare dove i registi “sbagliano” o fino a che punto si spingono in là con la fantasia, tralasciando la verosimiglianza. Trovo molto interessante questo approccio. Prova anche tu! Lasciami un commento se ne hai visto qualcuno e quale ti ha colpito maggiormente.

Conclusioni

Focus trasmetterà la diretta del lancio mercoledì 27 a partire dalle 9h15: non dimenticare di sintonizzarti. Ti consiglio di seguire Bignami perché è davvero molto bravo e competente. Io sarò incollata allo schermo! Se preferisci vedere il video originale trasmesso dalla NASA o da SpaceX, visita i rispettivi canali YouTube!

Per prepararti meglio all’evento, in questi giorni visita la pagina ESA della Missione Minerva.

Spero che questo articolo ti sia piaciuto e che seguirai tutti i prossimi eventi spaziali!

A presto,

Firma originale Cinzia Macchi

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