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Episodio numero 30 del mio Podcast Articoli in voce

Indice

1. Cominciamo dal tennis

2. Ora passiamo al calcio!

3. Tra poco ci saranno le Olimpiadi

4. Conclusioni

Una domenica bestiale!

Mia cara TV

Ho iniziato questo pezzo in una giornata che si preannunciava come la domenica azzurra dell’anno (forse pure del decennio), davanti alla TV mentre guardavo in diretta la finale di Wimbledon tra Novak Djokovic e Matteo Berrettini. Soddisfazione estrema di poterla vedere in chiaro, anche se senza commenti. Sono stata tentata di registrare i miei commenti, ma ho preferito scrivere. LOL

Cominciamo dal tennis

Neanche a dirlo, in quelle tre ore concitate di questa prima parte della mia domenica azzurra ho perso tifando in maniera spropositata per Matteo!

Era da tanti anni che il tennis italiano non annoverava dei campioni come questo e devo ammettere che ognuno dei nuovi tennisti che stiamo ammirando negli ultimi tornei, ci sta regalando emozioni allo stato puro. Il nuovo tennis italiano mi piace.

Devo ammettere che tra tutti, Berrettini è quello che preferisco (insieme a Lorenzo Sonego), non solo perché è davvero un ragazzo meravigliosamente bello, ma soprattutto perché ha una classe quasi non nostrana.

È bello da vedere, è bello nei movimenti, è bello nei comportamenti: è proprio un gran campione! Naturalmente questa partita è difficilissima e quindi non pretendevo che vincesse, anche se in alcuni momenti ci ho quasi creduto! Si è trovato di fronte un giocatore che, non solo è il numero uno da parecchio tempo, ma è veramente un alieno a livello tecnico, agonistico e mentale. Novak Djokovic è un campione con la C maiuscola che non si arrende mai e che non lascia vincere nessuno.

Con questa 6° vittoria a Wimbledon, Nole sale a 20 nel circuito Slam, eguagliando Nadal e Federer. Oltretutto, quest’anno potrebbe anche realizzare un altro sogno: il Grande Slam. Vedremo se ce la farà a Flushing Meadows. Ho scritto un approfondimento sulla vicenda che ha visto Djokovic protagonista di una gogna mediatica legata al suo rifiuto di vaccinarsi. Ad oggi, il Campione è restato fedele alla sua volontà, perdendo molti punti nella classifica ATP.

L’aver disputato la finale di Wimbledon è un’impresa storica per il tennis italiano. Infatti, Matteo è stato il primo italiano in assoluto a raggiungerla in questo torneo e ben dopo 45 anni da quella vinta dal mitico Adriano Panatta a Roland Garros nel 1976.

Mi sono divertita tantissimo. Matteo non ha mai mollato, ha avuto qualche momento di “passaggio” (chi non lo avrebbe avuto?), ma ha saputo riprendersi più volte e giocare il tennis che più gli riesce meglio. Matteo è un giocatore completo: ha un dritto micidiale, un servizio vincente, sa tirare palle corte imprendibili e corre su tutte le palle.

Sembra quasi che io stia parlando di un numero 1. Chissà, magari in futuro lo vedremo in quella posizione in classifica! Glielo auguro con tutto il cuore.

Con la testa sono già alle Olimpiadi di Tokyo, dove parteciperà insieme agli altri grandi (Fognini, Sonego e Musetti, ripescato dopo la rinuncia di Sinner).

amo il tennis

Fino alle 18h45 è stata la domenica azzurra che speravo: molto emozionante; mi ha davvero fatto sognare.

Pur avendo perso, sono certa che quest’impresa sarà servita ai giovani per ritrovare lo stimolo e tornare a giocare sui campi da tennis, come si faceva tanti anni fa, quando iniziato io.

Il tennis è uno sport meraviglioso: è molto difficile, molto tecnico, richiede un impegno fisico notevolissimo, ma anche tocco e gran riflessi, e soprattutto una mente di ferro. Perché è proprio grazie alla “testa” che i campioni riescono ad emergere rispetto agli altri.

Io non ho mai avuto né è una grande prestanza fisica, ne è una ferrea forza mentale in questo sport, purtroppo; forse ho iniziato troppo grande.

Perciò, sono sempre rimasta una giocatrice amatoriale, che non ha mai fatto tornei e non è mai stata classificata. Però, le mie piccole soddisfazioni me le sono prese anch’io: ho sempre giocato con uomini (anche più bravi di me) e poco con donne e ho sempre fatto correre tutti!

Da ragazzina ho anche frequentato la scuola di Nick Bollettieri (all’epoca allenatore di Andre Agassi) a Lodi per una settimana. È stato molto istruttivo al tempo stesso divertente, perché ho incontrato ragazzi e ragazze di tutte le età e di tutte le provenienze. Ricordo di aver preso batoste da ragazzini di 12 anni, ma anche qualche vittoria con ragazzi della mia età: io ne avevo 17.

Ho tanti amici che giocano a tennis, tra cui anche colleghi. Chissà come si saranno divertiti anche loro nel tifare Matteo!

Nel 2020, dopo tanti anni di blackout, ho ripreso finalmente a giocare. Ho la fortuna di avere proprio sotto casa uno dei tennis club più belli della regione (e non solo!), l’Hanbury di Alassio, e non appena il mio fisico me lo ha permesso, ho pensato bene di riprendere.

Date un’occhiata al sito ufficiale cliccando qui.

Infatti, a causa di alcune stagioni molto faticose in vela, ho avuto qualche problema alla spalla destra, che ho recuperato dopo qualche anno di palestra durante i quali ho potuto potenziarla e rinforzarla. Ora è in splendida forma (ivi compresa la schiena, grazie allo Yoga e al Pilates).

Così sono tornata alla mia passione di quando avevo 15 anni, anno in cui ho imbracciato la racchetta per la prima volta al tennis club di Gallarate.

Ho avuto la fortuna di ricominciare con un bravo maestro che per mesi mi ha dato lezione, insieme ad altri giocatori del mio livello, e che mi ha ridato l’antica forma, in questi anni arrugginita!

Invece di modificare il mio gioco (sono bimane sia di dritto che di rovescio e il gioco a cui “tendo” è quello della fantastica e unica Monica Seles) mi ha dato consigli precisi per non commettere errori, tra cui quello di migliorare la respirazione! Dopa una sola settimana di interruzione del corso, non vedo l’ora di tornare sul campo, perché già mi manca da morire!

So per certo che ben presto in montagna cercherò di giocare tutti giorni! Voglio tornare ad essere forte come quando lo ero a vent’anni!

Un po’ di tecnologia

Chiudo con una nota tecnologica: sapete quando il giocatore chiede di verificare che la palla sia effettivamente fuori dal campo E compare una simulazione che confermo smentisce la richiesta? Questa tecnologia si chiama Hawk-Eye, l’occhio del falco, l’analogo della moviola calcistica, che si basa sulla triangolazione delle immagini provenienti da telecamere posizionate sul campo. Questo sistema è in grado di ricostruire la traiettoria della palla facendo, calcolando dove è caduta effettivamente. Nelle partite è utilizzata dai giocatori che chiedono il replay della palla chiamata fuori (o dentro per l’avversario). In questo modo, si riassegna o meno il punto. Ovviamente le richieste da parte di ogni giocatore sono limitate: fino a 3 per ogni set.

Come dicevo, questa tecnologia si utilizza anche nel calcio da diversi anni.

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Ora passiamo al calcio!

È proprio con il calcio che continuo la seconda parte dell’articolo, sempre in questa domenica tutta azzurra.

Infatti, oggi non è solo la giornata del tennis, anzi per molti milioni italiani oggi è stata la giornata del calcio! Perché, sembra incredibile, ma oggi gli atleti italiani ci hanno regalando ben due emozioni al cardiopalma: alle 20h30 si è disputata anche la finale degli Europei contro l’Inghilterra a Wembley.

Ammetto di averli seguiti poco inizialmente, perché avevo nella testa ancora la mia dose di vaccino programmata, pertanto, non ero abbastanza rilassata da potermi dedicare alla visione delle partite. Però ad un certo punto, dagli ottavi in poi, ho iniziato a seguire anche quelle delle altre squadre e mi sono piaciute molto.

Mi sono goduta ogni momento del gioco in tutto relax, ma anziché bermi una bella birra ghiacciata, ho usato il mio Mac. Interessante scrivere in diretta!

La partita

Sulla carta tutti sapevano che sarebbe stata una finale molto difficile anche questa, perché l’Inghilterra giocava in casa, era super favorita, aveva tutto il pubblico praticamente dalla sua parte, e probabilmente anche gli arbitri, visto quanto successo con quel rigore regalato alla Danimarca.

Infatti, abbiamo preso una pappina dopo solo 2 minuti. In quel momento mi si è gelato il sangue, temevo che fosse finita l: L’Inghilterra ci pressava alla grande, non faceva giocare nessuno.

Poi qualcosa è successo ed ad un certo punto, l’Italia ci ha creduto e ha reagito. Dopo alcuni tentativi, finalmente un goal!

Ho sentito tutto il vicinato in un boato fragoroso!

Da lì in poi è stata una battaglia fisica e mentale e per fortuna, anche questa volta, i rigori ci hanno dato la vittoria. Una vittoria super-meritata, visti i numerosi tiri in porta e le azioni quasi vincenti.

Che dire, Matteo non ce l’ha fatta, la sua era davvero una mission impossible, mentre per gli Azzurri era possibile. Bravi a non essersela fatta scappare!

Vi confesso che, nel rileggere questo pezzo, mi sono sembrata un maschiaccio. Tuttavia, vi posso assicurare che non mi sento per nulla tale! Solamente perché mi piacciono gli sport, perché sono un ingegnere e perché amo i motori, ad esempio le macchine sportive, le moto e gli aeroplani, non vorrei avere il corpo di un uomo! Anzi, sto così bene nel mio corpo che non lo cambierei con niente al mondo!

La Nazionale Italiana

La Nazionale Italiana negli ultimi anni non ha dato grandi soddisfazioni, nonostante i giocatori provengano da uno dei campionati più belli a livello mondiale.

Vedere Mancini dalla parte dell’allenatore e non sul campo, ragazzi giovani come il bello e prestante Ciro immobile o il super-attivo Federico Chiesa o il piccoletto Insigne, che ha grinta da vendere, mi ha fatto estremamente piacere.

Sono molto contenta che abbiano trovato un po’ di soddisfazione anche loro. Perché non dimentichiamoci, lo sport, a livelli elevatissimi, richiede numerosi sacrifici e impegno costante e giornaliero. I risultati non sempre arrivano, ma non ci si deve mai scoraggiare: se si è campioni prima o poi si riuscirà a sfondare e comunque a vincere!

Lo dicono tutti, Mancini è stato il primo a credere in questa squadra e, partendo da zero, è riuscito a compiere il miracolo.

Certo, l’allenatore è fondamentale, così come avere i giusti compagni di squadra, affiatati e pronti a sorreggerti nei momenti critici. Credo che questa squadra abbia tutte queste qualità, oltre alla bravura tecnica e alla forza fisica, in quanto sono tutti molto giovani e atleticamente molto preparati. Insomma, proprio un bel team!

Piccola nota sul comportamento della Nazionale Inglese: davvero poco da Lord l’essersi tolti subito la medaglia. Un secondo posto non deve far schifo! È chiaro che non si meritassero la vittoria, ma nemmeno la sconfitta!

Viceversa, l’immagine più bella del torneo è stato il lungo abbraccio tra Vialli e Mancini, entrambi in lacrime di gioia. La soddisfazione più grande è tutta per loro!

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Tra poco ci saranno le Olimpiadi

Sono davvero molto contenta che questo 2021 ci abbia regalato emozioni così forti, soprattutto dopo un 2020 passato in isolamento dalle gare sportive. Ci siamo finalmente goduti una domenica azzurra al 100%.

In questo momento, pensando invece alle prossime Olimpiadi, che cominceranno tra una decina di giorno, mi rammarico per il Giappone. Infatti, gli organizzatori sono stati costretti, a causa della quarta ondata del coronavirus, a non consentire la presenza del pubblico.

Per la Nazione questa è una grande perdita, non solo di immagine, ma soprattutto economica: infatti dovranno rendere i soldi a tutti coloro che hanno acquistato i biglietti, senza però avere gli introiti legati all’indotto (es. alle prenotazioni degli hotel, dei ristoranti, dei treni/aerei, eccetera).

Tuttavia, sono certa che il Giappone, da sempre Paese molto solido e stabile, si riprenderà in fretta!

E comunque per noi spettatori davanti alla TV non cambierà moltissimo, perché seguiremo le gare come sempre.

Gli atleti italiani (e non solo) in gara

Abbiamo tantissimi campioni per cui tifare, in primis la mitica Federica Pellegrini, ma soprattutto il mio preferito Matteo Berrettini. Sono curiosa di rivedere Filippo Tortu, l’uomo italiano più veloce, ma anche di vedere il Settebello o il Setterosa, le grandi della ginnastica ritmica, e i nostri super campioni di Judo. Insomma, chi più ne ha, più ne metta!

Sinceramente però sono anche curiosa di seguire gli atleti mondiali, ad esempio ho saputo che la più giovane partecipante alle olimpiadi ha solamente 13 anni e parteciperà nella disciplina dello skateboard per la Gran Bretagna (nonostante sia proprio originaria del Giappone)!

Pensate che nel 2019 ha quasi rischiato di morire cadendo durante le prove con la sua tavola. Come si dice, i Campioni si vede anche da come recuperano e tornano ad essere al vertice anche dopo disavventure pericolose!

Mi fa anche enormemente piacere sapere che certi sport, perché di questo si tratta, siano riconosciuti anche a livello olimpionico, fungendo da stimolo per i ragazzi a fare sempre più attività fisica e a stare meno davanti al cellulare o alla televisione.

Oltre allo skateboard, ci saranno altre new entry importanti, quali il surf (finalmente!), l’arrampicata sportiva e il karate (vii giuro che pensavo già ci fosse!).

Perciò non vedo l’ora di seguire anche le olimpiadi e di soprattutto di seguire questi grandissimi sportivi anche sui social.

Le nuove celebrità

C’è chi già paragona le star sportive alle celebrità del cinema o della musica, anzi afferma che siano le nuove. In effetti, se pensiamo ai milioni di follower che annoverano sui loro profili, ai loro stili, look, ecc. sono davvero delle stelle a tutto tondo.

Non solo, ormai sono veri e propri idoli da imitare e da uguagliare (nei sogni) nelle prestazioni o nelle performance. Vedere dei campioni così completi come appunto Federica Pellegrini o Matteo berrettini, che, non solo sono bellissimi, stilosi, di classe e simpatici, non fa che alimentare nelle persone, e soprattutto nei giovani, il desiderio di emulazione.

Ciò si traduce anche nel seguirli in tutte le loro gesta, persino quelle quotidiane.

Non a caso, tutti questi campioni, pensiamo ad esempio a Ronaldo, sono seguitissimi sui social media.

Per ciascun sportivo, è gratificante sapere che le persone apprezzano il tuo sacrificio, a come ti comporti in campo e ti batti, ma anche nella quotidianità, tra le mura domestiche, mentre cucini o abbracci i tuoi figli. Spesso vedo proprio queste immagini sul profilo Instagram di Fognini e Pennetta, che seguo da un po’: mi fa una gran tenerezza vedere questi due campionissimi vivere una normale vita come tutti. Li rende più terreni.

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Conclusioni

Spero che questo pezzo sulla nostra domenica azzurra sia stato di vostro gradimento.

Non vi voglio lasciare senza porvi un paio di domande:

  1. Qual è il vostro sport preferito?
  2. Praticate qualche sport?
  3. A che livello?

Scrivetemelo nei commenti!!

Ci vediamo qui, la settimana prossima, stesso giorno, stesso blog!

A presto

Firma Cinzia

2 Commenti

  1. ALDO

    Cara CINZIA bellissimo pezzo di una grande domenica.
    Brava

    Rispondi

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