Indice

1. Per partire serve un’idea

2. La strategia giusta: caratteristiche e struttura

3. Registrazione ed editing

4. Scelta della piattaforma per pubblicazione e distribuzione

5. Promozione sui canali social

Conclusioni

La mia esperienza diretta per aiutarti nel mondo dei Podcast

In quest’articolo, mettendo a fattor comune l’esperienza maturata negli ultimi due anni, i diversi corsi che ho seguito e le analisi varie condotte su uno degli argomenti più caldi del momento, ti illustrerò brevemente i 5 passi principali per realizzare un Podcast originale e di successo.

Il mio ultimo progetto

Recentemente, ho lanciato il mio nuovo Podcast: Air & Space Stories che racconta notizie e storie brillanti sul mondo dell’aviazione e sullo spazio. Ho deciso di unire la mia passione per la comunicazione e il mio lavoro quotidiano di ingegnere aerospaziale. Attualmente, mi occupo di instaurare una rete di vendita in America Latina, una sfida tutt’altro che semplice; tuttavia, è proprio questo il lato divertente e appassionante. Mantenendo anche la mia precedente posizione al Marketing, sono obbligata a tenermi informata su tutte le novità, i trend tecnologici, le strategie dei competitors, ecc. Ah, dimenticavo: è in lingua inglese, il che mi permette di migliorare sempre più lo scritto e il parlato. Eccoti spiegato perché questo Podcast è una vera figata!

Ora non ti resta che ascoltare i miei episodi che escono settimanalmente. Clicca sull’immagine qui sotto per avere maggiori dettagli.

Air & Space Stories logo - Podcast by Cinzia Macchi

Altrimenti, se l’inglese non è proprio il tuo forte, scrivo la stessa storia nel mio blog, nella categoria Air & Space Stories.

Un po’ di teoria

Naturalmente, non si può fare a meno di un paio di concetti teorici, ma ciò che conta è la sperimentazione diretta. Se sul web esistono vari siti di formazione che possono aiutarti in merito, affidarsi anche a qualcuno che ha personalmente attuato progetti di generi diversi, è senz’altro la soluzione migliore.

L’origine della parola Podcast

La parola Podcast nacque nel 1994 e deriva dalla crasi di sue parole: iPod, il lettore mp3 di Apple che spopolava in quegli anni, e broadcasting, diffusione/trasmissione, tipico della radio. Questa scelta è stata talmente d’effetto che ha vinto un premio.

Alcuni dati

Negli ultimi anni, grazie anche alla poderosa spinta della pandemia, i podcast sono cresciuti in numero, in qualità̀, in ascolti e in produzione: a maggio del 2022 gli ascoltatori, solo in Italia, sono saliti 13 milioni. Uno tra i Podcast più ascoltati è Storie brutte di Scienza di Barbascura X. Di questo divulgatore, intelligente, brillante ma anche pazzo furioso, ne ho parlato nell’ultimo articolo sul Focus Live 2022.

Anche la Zanzara è molto seguito. Ci sono molti professionisti che trattano diversi argomenti e la scelta è pressoché illimitata. È sufficiente cercare e si troverà sicuramente qualcuno che soddisferà le nostre curiosità.

1. Per partire serve un’idea

Se hai pensato all’utilizzo di un Podcast all’interno di un progetto più grande o di una strategia “aziendale”, l’idea è – ovviamente – disponibile. Se, invece, non sei esperto di marketing, questo paragrafo ti sarà molto di aiuto.

Non innamorarti della tua idea

Lo avrai già sentito. In effetti, un’idea in sé potrebbe essere vincente o perdente: dipende dall’analisi che hai svolto al momento della sua materializzazione nella tua testa. Infatti, prima di tutto, occorre un po’ di lavoro noioso, ovvero, eseguire un po’ di ricerche, perché non credo tu voglia essere un doppione o, peggio, risultare “inutile” al tuo pubblico.

Per cominciare, cerca Podcast che trattano argomenti simili a quelli che vorresti esporre tu, cerca di capire in quanti seguono il canale, ecc. Cerca anche Podcast che, pur non essendo tuoi concorrenti diretti, possono essere associati al tema che vorresti sviluppare.

Farsi due domande…

Quale argomento intendi approfondire? Quali temi ti stanno a cuore? Che tipo di informazione vorresti comunicare al tuo pubblico?

Queste sono solamente alcune delle domande a cui rispondere prima di buttarti a capofitto nella creazione del tuo Podcast originale.

Ad esempio, se hai doti spiccate di intervistatore, potresti anche invitare ospiti più o meno famosi (dipende ovviamente dalle tue conoscenze) per arricchire i tuoi episodi. Di sicuro, ti renderai più interessante e varierai l’offerta disponibile.

Come vedi, tante sono le possibilità di questo strumento di comunicazione versatile e flessibile.

I tuoi ascoltatori

Per tornare al tuo pubblico, al fine di capire a chi vuoi rivolgerti, cerca di indentificare le caratteristiche principali del tuo pubblico, aiutandoti con questa lista:

  • Età/sesso
  • Interessi
  • Ideologie
  • Stile di vita
  • E così via

Cerca di non usare troppo la fantasia, né di metterti nei panni dei tuoi ascoltatori futuri: usa solamente informazioni oggettive. Una volta identificati

Consiglio 1:

Usa sempre il tu per rivolgerti agli ascoltatori, al fine di rendere più intimo e coinvolgente il tuo “monologo”.

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2. La strategia giusta: caratteristiche e struttura

Una volta chiarite le idee, dovresti poter tranquillamente stendere una pianificazione per almeno una decina di episodi. Ciò ti sarà utile per capire la tua motivazione e, allo stesso tempo, verificare la bontà del tuo soggetto (o insieme di argomenti).

La struttura del tuo Podcast

Una strategia è utile anche per decidere la struttura del tuo Podcast. Potrebbe essere costituito da una serie “infinita” di episodi (ad es. se tratti notizie), oppure, da una o più stagioni (se racconti delle avventure).

Consiglio 2:

Per esperienza, i Podcast con un numero prestabilito di episodi funzionano meglio e, effetto non trascurabile, ti consentono di variare i temi trattati.

Altro elemento fondamentale, è la durata del singolo episodio: essa dipende, non solo dalla tua “voglia di parlare”, ma soprattutto da quanto tu riesca ad interessare ed essere utile al tuo pubblico. Tieni sempre presente la sindrome della caduta di attenzione, per la quale, ormai, siamo arrivati al di sotto di quella propria di un pesce rosso (inferiore agli 8 secondi!).

Sappi sul web c’è un po’ di tutto: episodi da qualche minuto, fino alle ore intere. Ti consiglio di iniziare con una durata media, 15 minuti al massimo, e attendere i primi riscontri.

Le caratteristiche del tuo Podcast

Riallacciandomi a quanto detto precedentemente, la tua personalità, le tue idee, ma anche la tonalità della tua voce, la tua velocità di parola, ecc. possono rendere il tuo Podcast originale e, per questo, molto apprezzato.

Non scoraggiarti se non ti piace la tua voce registrata: il tuo pubblico potrebbe invece trovarla divertente, o piacevole. A me è andata esattamente così.

Anche la SEO vuole la sua parte

Oltre a ciò, il design (o progettazione) del Podcast è importantissimo. Devi scegliere un nome accattivante o che incuriosisce, sempre nel rispetto del tuo personal brand. Soprattutto dev’essere unico, altrimenti è un suicidio sicuro. Infine, poiché anche i Podcast sono soggetti alla SEO (non solo per come Google li individua nel mare della rete, ma anche per i contenuti stessi), dovrai fare prima qualche analisi delle parole chiave che vorresti usare per il titolo del Podcast e per tutti gli episodi.

Anche in questo caso, conviene fare un’analisi di ciò che già circola sul web, ovvero dei tuoi potenziali concorrenti, ma anche di chi ti ha ispirato verso questo progetto. Studia le loro strategie, cerca le parole sulle quali puntano, ecc. Puoi anche compilare una lista delle loro keyword e usarla come ispirazione (ovvero fare di meglio!).

Quando hai steso la strategia per il tuo Podcast, dovrai scegliere anche una categoria: intrattenimento, educazione, news, fiction, ecc.

Il trailer

Come per YouTube, anche per i Podcast è necessario creare un trailer, ovvero una presentazione concisa (un paio di minuti), ma incisiva, perché, ascoltandola, le persone devono capire immediatamente di essere nel posto giusto. Chi sei, quali argomenti tratterai, per quanto tempo, come saranno organizzati gli episodi, ecc., senza spoilerare troppo, ma fornendo qualche elemento di suspence.

Per evitare che sembri improvvisato, impara a memoria il discorso che reciterai nel trailer!

Intro e outro

Consiglio 3:

Sfrutta quanto già scritto per il trailer, accorciandolo opportunamente.

L’intro è fondamentale, ci si gioca tutto: in circa 30 secondi ti devi presentare e annunciare quale tema tratterai, se fa parte di una serie o se si tratta di un unicum.

L’outro che, in prima battuta può sembrare più semplice, oltre ai ringraziamenti e alle anticipazioni dell’episodio successivo (no spoiler, ma suspence), deve contenere un elemento molto importante per te: la CTA, ovvero la Call to Action. Quale azione vuoi che i tuoi ascoltatori eseguano dopo aver ascoltato l’episodio? Leggere il tuo blog, iscriversi alla newsletter, oppure acquistare un prodotto/servizio?

La base musicale del tuo Podcast

Anche la musica di sottofondo, per tutte le parti appena descritte, riveste un ruolo tutt’altro che marginale: devi sceglierla oculatamente e sempre in allineamento con il tuo personal brand (TOV o Tone of Voice). Non solo, deve saper accompagnare le varie fasi dell’episodio. Pensa a questa come se fosse la colonna sonora non di un film qualsiasi, ma del tuo!

La grafica distintiva del tuo Podcast

Ti starai chiedendo come mai, in un prodotto audio, si parli di grafica. Poiché si accede ad un Podcast tramite il web, un’app o una piattaforma specifica, anche la vista vuole la sua parte.

Usa un’immagine originale che catturi l’attenzione in modo che l’ascoltatore possa intuire al primo sguardo quale argomento sarà alla base del tuo Podcast. Inoltre, puoi decidere di usare un’immagine ad hoc per ciascun episodio, mettere il titolo direttamente sull’immagine, ecc.

Se necessario (dipende dalla piattaforma sulla quale pubblicherai il Podcast – vedi punto 4), dovrai predisporre anche di un’immagine di copertina.

Consiglio 4:

Se non sei un grafico e non possiedi uno strumento di grafica, puoi appoggiarti a Canva

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3. Registrazione ed editing

Se registrare è la parte più divertente, l’editing è più impegnativo e dispendioso. Tuttavia, se vuoi che il tuo Podcast sia professionale, dovrai sforzarti per ottenere un prodotto pressoché perfetto.

Qualche consiglio per la registrazione

Utilizza un programma specifico (es. Garageband per Mac o Audacity per Windows) al fine di ottenere risultati professionali e il file prodotto sia di qualità. Come per qualsiasi contenuto (video, testuale, grafico), la qualità è fondamentale. Non solo ti distingue da chi si improvvisa Podcaster, ma ti garantisce un maggior successo tra il tuo pubblico.

Ricordati che per la distribuzione servirà un mp3.

Infine, indicizza il file audio a dovere con i tuoi dati (autore, anno, ecc.): ti proteggerà in caso di utilizzo improprio da parte di terzi.

Il processo: dalla registrazione al file audio finale

Sono 6 i passaggi che ti conducono alla produzione di ciascun episodio:

  1. Registra il tuo Podcast
  2. Riascolta la tua registrazione
  3. Correggi gli errori
  4. Monta la musica o aggiungi effetti speciali (applausi, rumori, ecc.)
  5. Aggiusta e armonizza i volumi
  6. Esporta il tuo file audio per la sua pubblicazione.

Può capitare, in fase di registrazione, di dire uno strafalcione, di sbagliare qualche tempo verbale. Certamente, se prima scrivi tutti i testi e li leggi, questi errori si evitano facilmente. Tuttavia, il risultato potrebbe essere un po’ forzato, al limite del robotico. Meglio saper recitare i propri episodi, in modo che sembrino più naturali e – pertanto – più coinvolgenti.

Per non ripetere la registrazione finché non sarà perfetta (leggi accettabile), correggi i tuoi errori o le parti mal riuscite in un secondo momento, in fase di editing. Programmi come Garageband (per Mac), ti permettono di editare in maniera rapida le tue registrazioni.

L’hardware per registrare il tuo Podcast

Per quanto riguarda la registrazione vera e propria, la dotazione hardware minima comprende:

  1. Un microfono esterno (ne trovi molti su Amazon) con un minimo di caratteristiche (es. regolabile in altezza, filtro antipop)
  2. Cuffie over-ear (meglio se con cancellazione del rumore esterno) e wireless (per muoverti liberamente mentre parli, se ne avessi necessità)
  3. Stanza silenziosa per la registrazione (concentrarsi è davvero fondamentale, ma è utile anche per tagliare i rumori esterni)

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4. Scelta della piattaforma per pubblicazione e distribuzione

Se non te la cavi con la programmazione o la gestione dei file di RSS (Really Simply Syndication per la pubblicazione di contenuti aggiornati regolarmente), ti consiglio di affidarti ad una piattaforma che ti aiuterà in tutti i passaggi sopradetti (compreso il successivo).

Spreaker (quello che uso io)

Ad esempio, Spreaker (ce ne se sono altri sul mercato) offre un account free per i primi 10 episodi e diversi livelli di abbonamento a pagamento che forniscono più ore a disposizione, la visualizzazione di alcune statistiche di ascolto, nonché la monetizzazione (efficace sui grandi numeri).

Questa piattaforma si occupa anche della distribuzione su tutti gli altri provider di Podcast: Google Podcast (Alexa inclusa), Apple Podcast, Spotify, Amazon Music, ecc. Talvolta, ti sarà richiesto di compilare qualche modulo.

Widget

Infine, in caso avessi un sito web, Spreaker ti fornisce anche il suo widget (che permette di ascoltare gli episodi come se fossi sulla pagina Spreaker) che potrai facilmente inserire nelle tue pagine. Chiaramente, la sua customizzazione è legata al tipo di abbonamento.

App per la registrazione

Spreaker fornisce anche un’app (per mobile o computer) per registrare i tuoi episodi o di andare persino in diretta, completo di suoni e musiche. Personalmente, mi trovo meglio con Garageband, ma tu potresti avere un’opinione diversa. Provalo!

Consiglio 5:

Poiché ci sono molte altre piattaforme, puoi, ad esempio, iscriverti per il piano free o per il trial periode, prima di scegliere quella definitiva. Per ridurre i tempi, puoi sempre affidarti alle recensioni degli altri utenti (prese con le giuste cautele).

5. Promozione sui canali social

Ultimo, ma non meno importante, un consiglio fondamentale per promuovere il tuo Podcast.

Dopo averlo annunciato a tutti i tuoi amici, parenti, colleghi, ecc. utilizza i tuoi profili social (Instagram, Facebook) per diffonderlo a più persone possibili.

Infatti, non basta essere puntuali nella pubblicazione degli episodi, affinché i tuoi ascoltatori si ricordino di scaricare il nuovo episodio. Scrivendo post legati ai contenuti degli episodi, sempre all’interno della tua strategia di comunicazione, puoi creare engagement. Se vuoi spingerti oltre nella comprensione dei gusti e nelle necessità dei tuoi ascoltatori, invia qualche breve sondaggio. I preziosi feedback che riceverai ti saranno utilissimi!

L’algoritmo

Tuttavia, tieni conto che tutti i Social Media possiedono il famigerato algoritmo proprietario che filtra i messaggi che arrivano agli utenti. Devi conoscerlo per cercare di sfruttarlo al meglio.

Benché sia necessario un minimo di Social Media Management, inizialmente puoi affidarti al tuo intuito e alla tua fantasia.

Gli adv

Infine, se i contenuti organici (non a pagamento) non ti soddisfano, per ottenere nuovi lead (contatti), rivolgiti agli avvisi (pubblicitari) a pagamento. Prima di tutto, stabilisci il budget da dedicare alla promozione. Facebook, ad esempio, non è eccessivamente caro ed è molto più abbordabile dell’offerta che propone Google.

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Conclusioni

Come avrai capito, realizzare un Podcast è complesso e time-consuming. Infatti, si tratta di un vero e proprio progetto che devi gestire in tutte le sue parti.

Se ti interessa avere qualche consiglio sulla gestione dei progetti, ho scritto un esaustivo articolo a proposito di questa fantastica disciplina.

Spero che i mei consigli ti siano utili. Ora sei davvero pronto per creare il tuo Podcast: in bocca al lupo!

A presto,

Firma Cinzia

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